Il Comitato referendario, in rappresentanza di tutti i 78 sottoscrittori, comunica alla cittadinanza che, di fronte all’ennesima esclusione dalla partecipazione democratica, è costretto a rivolgersi alla giustizia amministrativa. Si procederà infatti presso il Tribunale Amministrativo Regionale per contestare la legittimità della delibera n. 37 del 26 settembre 2024, con la quale il Consiglio Comunale ha giudicato irricevibile la richiesta avanzata per indire un referendum su questioni di cruciale importanza per il territorio di Maiori.
Diritto alla partecipazione negato
Il Sindaco e la maggioranza consiliare hanno deciso di respingere la richiesta, ignorando lo Statuto, legge fondamentale del Comune, e mancando di istituire la commissione unica competente a verificare l’ammissibilità dei quesiti referendari. Tale scelta è stata motivata con argomentazioni del tutto fuori luogo e in dispregio allo Statuto che è legge fondamentale del Comune, evidenziando una precisa volontà di evitare il confronto e il giudizio della comunità su opere pubbliche di grande impatto, come il tunnel e il depuratore, che potrebbero cambiare il volto del territorio per sempre. Questa decisione compromette gravemente il diritto dei cittadini di partecipare alla vita civile, negando loro uno degli strumenti fondamentali della democrazia: il referendum. Tale atteggiamento dimostra un’evidente paura del giudizio popolare, eludendo il confronto su decisioni di importanza vitale per l’intera comunità.
No alle decisioni calate dall’alto!
I 78 sottoscrittori, a mezzo del comitato, intraprenderanno ogni iniziativa possibile per garantire il rispetto della legge e il diritto di voto, riservandosi inoltre di intraprendere azioni per i danni subiti e futuri.
Iter di approvazione e partecipazione popolare:
– Lo Statuto del Comune di Maiori prevede la possibilità di indire “referendum consultivi, propositivi e abrogativi” su “temi, iniziative, programmi e progetti di interesse generale della Comunità” quali “opere e infrastrutture pubbliche”.
– Secondo il Regolamento per il referendum, i cittadini possono presentare una proposta referendaria tramite un Comitato promotore composto da almeno 50 elettori, con la richiesta al Sindaco di “ attivare le procedure ”
– Il Regolamento prevede che, dopo la richiesta del Comitato, “il Sindaco convoca entro 15 giorni la Commissione per i Referendum … la quale si pronuncia sull’ammissibilità del quesito proposto per il referendum, tenuto conto di quanto dispongono la legge, lo statuto ed il regolamento”, potendo anche concordare col Comitato promotore “modifiche, integrazioni, perfezionamento del quesito per renderlo chiaro ed univoco”.
– Statuto e Regolamento prevedono che, dopo il giudizio di ammissibilità di detta Commissione e la formalizzazione definitiva dei quesiti referendari, vengano raccolte le firme autenticate del 13% degli elettori per la “presentazione della richiesta di indire il referendum” sui quesiti definiti dalla Commissione.
– Il Comitato referendario, costituito a norma di Regolamento con ben 78 componenti, ha richiesto l’avvio delle procedure referendarie per la possibile abrogazione di atti e delibere comunali, solo nella parte in cui autorizzano progetti ed appalti relativi a due “infrastrutture ed opere pubbliche”, quali il Depuratore in Località Demanio ed il Tunnel Maiori-Minori.
– Le opere pubbliche in questione sono di competenza del Comune di Maiori in quanto impattano pesantemente sulla gestione e programmazione territoriale di Maiori, sulla salvaguardia del suo patrimonio ambientale, paesaggistico e culturale; sullo sviluppo socio-economico e la salute dei suoi cittadini.
– Per tali motivi i Cittadini di Maiori sono titolari del diritto-dovere di partecipare ai relativi procedimenti amministrativi ed essere consultati su opere ed appalti
Pretestuose motivazioni dell’irricevibilità:
– Il Consiglio comunale ha dichiarato “irricevibile” la proposta con motivazioni a nostro avviso non conformi a Statuto e Regolamento.
– A tutt’oggi, nonostante le norme vigenti, la Commissione per i referendum non è stata costituita, violando così le norme di trasparenza, accesso e partecipazione popolare garantite dalla normativa europea, nazionale e statutaria.
– La dichiarazione di “insussistenza” del numero minimo di sottoscrizioni è priva di fondamento, in quanto il Comitato promotore è composto da oltre 50 cittadini firmatari (SETTANTOTTO) previsti in questa fase dal Regolamento. Tale numero soddisfa la soglia minima richiesta per “attivare le procedure” referendarie “secondo modalità e termini previsti dal Regolamento” (artt. 78 co. 6 – 79 Statuto).
– Statuto e Regolamento non prevedono l’autenticazione delle firme in questa fase iniziale. L’autenticazione delle firme è richiesta nella fase successiva, per la “presentazione della richiesta di indire il referendum” sui quesiti definiti dalla Commissione da parte del 13% degli elettori.
Mancato coinvolgimento del Comitato promotore:
Secondo il Regolamento, il Comitato promotore dovrebbe essere consultato in ogni fase del procedimento di valutazione della propostareferendaria, incluse eventuali richieste di integrazioni o modifiche (Regolamento Referendum). Nel caso della delibera in esame, il mancato coinvolgimento del Comitato appare in contrasto con i principi dello Statuto.
Conclusione:
La delibera è contestabile, e sarà contestata, per il mancato rispetto di passaggi fondamentali previsti dal Regolamento e dallo Statuto, inclusi la costituzione della commissione di ammissibilità e il coinvolgimento attivo dei promotori.
IN PRATICA QUESTA DECISIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE COSTITUISCE IL TENTATIVO DI INIBIRE LA LIBERA PARTECIPAZIONE POPOLARE, DI UN SINDACO TIMOROSO DEL CONFRONTO CON I PROPRI CITTADINI, NELL’ASSOLUTO SILENZIO DELLA SUA MAGGIORANZA, E CHE INTENDE IMPEDIRE IL REFERENDUM SU OPERE IMPORTANTISSIME E POTENZIALMENTE DANNOSE COME TUNNEL E DEPURATORE; E PER QUESTO OBIETTIVO NON HA ESITATO A SCONFINARE IN OFFESE PERSONALI.
MAI IL CONSIGLIO COMUNALE DI MAIORI AVEVA VISTO UN LIVELLO COSI BASSO COME QUELLO TOCCATO DAL SINDACO E DAL RUMOROSO SILENZIO DELLA SUA MAGGIORANZA.
Maiori appartiene a tutti i suoi cittadini. Unisciti a noi per difendere il diritto di voto e la possibilità di esprimere il proprio parere su decisioni che incideranno sul futuro del nostro territorio.
comitato@referendumpopolaremaiori.it