Maiori, 19/09/2024
Su sollecitazione di componenti del comitato referendario il Consigliere regionale on. Nunzio Carpentieri (FDI), a cui va un doveroso ringraziamento, ha depositato una interrogazione a risposta scritta riguardo alla variante tra Maiori e Minori sulla SS 163, con riqualifica urbanistica della sede dismessa.
La risposta della Regione Campania all’interrogazione sulla variante tra Maiori e Minori evidenzia ancora una volta le criticità di un progetto che rischia di compromettere l’equilibrio ambientale e culturale della Costiera Amalfitana. Mentre la Regione sostiene che l’opera porterebbe vantaggi in termini di sicurezza e mobilità, noi restiamo convinti che i danni supereranno di gran lunga i benefici.
Progetto ancora in valutazione: La Regione conferma che il progetto esecutivo è ancora in fase di valutazione da parte dell’Anas, ma noi temiamo che questa fase sia solo una formalità e che manchi un reale ascolto delle preoccupazioni delle comunità locali.
Sostenibilità ambientale non convincente: Anche se l’Anas ha effettuato un’analisi costi-benefici, riteniamo che i danni ambientali e culturali, soprattutto per aree sensibili come la Grotta dell’Annunziata e il “Sentiero dei Limoni”, siano sottovalutati rispetto a benefici marginali.
Coinvolgimento insufficiente della cittadinanza: La Regione ha affermato che spetta alle Amministrazioni comunali di Minori e Maiori gestire il coinvolgimento delle parti sociali. Questo passaggio è cruciale perché riconosce la competenza locale sull’opera, rafforzando la nostra richiesta di un referendum locale. Come opera pubblica di rilevanza territoriale, i cittadini devono avere il diritto di esprimersi.
Impatto geologico rischioso: Le indagini geologiche non riducono le nostre preoccupazioni per iil possibile danno irreversibile alle sorgenti naturali e per l’equilibrio dell’ecosistema locale.
Tutela paesaggistica e culturale: Le misure di tutela paesaggistica non sembrano adeguate a preservare un territorio riconosciuto Patrimonio dell’Umanità.
Benefici discutibili: Il presunto risparmio di tempo (38 secondi) è irrisorio rispetto al danno che l’opera potrebbe arrecare al territorio e, quindi, ad un paesaggio unico.
Ribadiamo il nostro NO a un’opera che non valorizza, ma distrugge il territorio e la sua unicità culturale e ambientale.
Ribadiamo il nostro SI al referendum e alla partecipazione diretta dei cittadini; perché è evidente che le decisioni su quest’opera debbano coinvolgere direttamente le comunità locali, le prime a subirne le conseguenze.
comitato@referendumpopolaremaiori.it